mercoledì 11 novembre 2015

KATE MOORE

 

KATE MOORE

«Dances And Canons»

Ecm, distr. Ducale

Spin Bird/ Stories ForOcean Shelis/ The BodyisAn Far/Canon/Zomer/ Joy /Sensitive Spot/ Spin Bird.

Saskla Lankhoorn (p.). Lugano, aprile 2013.

«Il mio lavoro si occupa di ciò che giace sotto la superficie. Portando alla luce possibilità strutturali elaborate, intricate e sottostanti, il mio scopo è quello di costruire la complessità insita nelle Impressioni uditive più Immediate». Così la trentaselenne compositrice australiana, da più di un decennio residente in Olanda, introduce i presupposti della propria attività. Effettivamente a un primo, superficiale ascolto le esecuzioni pianistiche di questi suoi lavori - affidate a una coetanea, l'olandese Lankhoorn-sembrerebbero veicolare contenuti di Immediata accessibilità, basate su cellule melodiche semplici e perfino dotate di una certa cantabilità. Tuttavia, sono proprio procedimenti come l'iterazione, la ripetizione ciclica, la progressiva stratificazione e la microvariazlone, attuati con metodica disciplina, a rivelare le potenzialità latenti di questa musica, in cui si colgono echi lontani del minimalismo e, soprattutto, le tracce evidenti della frequentazione di Louis Andriessen.

Tali riferimenti, unitamente alle esperienze dell'autrice con l'elettronica, diventano ancor più palpabili laddove il pianoforte viene sovrainciso: raddoppiato in The BodyisAn Ear; quadruplicato in Canon; moltiplicato e quasi snaturato nell’ipnotica Sensitive Spot.

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